Confronto
E se abbiamo bisogno di tanto amore, di chi è la colpa?
Se non riusciamo a adattarci radicalmente
a questo universo di transazioni generalizzate
che vorrebbero tanto veder adottare
gli psicologi, e tutti gli altri?
E se abbiamo bisogno di tanti sogni, di chi è la colpa?
Se una frazione non ancora determinata della nostra psiche
non riesce ad accontentarsi definitivamente
di un’armoniosa gestione delle nostre pulsioni repertoriate
quattro o cinque, al massimo?
E se abbiamo bisogno di credere a qualcosa
che ci supera, ci tira avanti, e in cui nello stesso tempo ci si riposa,
se abbiamo bisogno di una felicità assolutamente non quantificabile,
di una forza interiore che germoglia in noi e si prende gioco dei fattori imponderabili,
che si sviluppa in noi e dà alla nostra esistenza un valore, un’utilità e un senso inalienabili,
se abbiamo bisogno anche e nello stesso tempo di sentirci colpevoli,
di sentirci umiliati e infelici per non essere più di ciò che siamo
se veramente abbiamo bisogno di tutto ciò per sentirci uomini,
che faremo?
È ora di mollare la presa.
M. Houellebecq, La ricerca della felicità, Bompiani 2008.