i quasi corpi
in fila, entravano dai muri quasi preghiere continuando
nella vita ulteriore – nei trapezi nei vertici del dire – negli
spazi di sospensione tra i corpi crescevano parole – edere
epifite – come interne agli occhi come labbra strette
fendenti immaginare
i denti, radicanti in aria le mani scritte che dicono
F. Orecchini, Figura, Oèdipus 2019.